mercoledì 11 maggio 2011

il terremoto di roma

Come era facile attendersi non c'è stato nessun terremoto distruttivo oggi a Roma. Ma qualcosa è successo. Secondo alcuni dati ci sono state un 20% di assenze in più sul lavoro e in alcuni quartieri (fonte CNN) si è arrivati ad avere quasi il 50% dei negozi chiusi per inventario!!

Per chiunque abbia un minimo di cultura scientifica appare evidente come una previsione di un terremoto sia estremamente difficile oggi, e possa avere una qualche validità scientifica solo nella imminenza. Figuriamoci qualcosa predetto 30 anni fa.

Alcune riflessioni sono d'obbligo. Nel nostro paese la cultura scientifica è relegata alla serie B in zona retrocessione. Si insegna poco, si valuta meno. Ma ancora più preoccupante è quanto accade in libreria. Lo scaffale di scienza è desolantemente piccolo e poco fornito, mentre la sezione new-age, spiritismo, magia e dintorni tira moltissimo.

Eppure il fascino della scienza è proprio nell'essere reale, nello spiegare il mondo intorno a noi, e il farlo con prove, misure, modelli verificati dall'esperienza. E sono sicuro che la maggior parte delle persone non sa nemmeno che cose meravigliose si possono fare con la scienza. Non credo abbiano mai visto un ologramma, nè un magnete superconduttore, e neppure esperimenti semplici, tipo un liquido che sale per capillarità. Non hanno idea di come funzioni un pannello solare o una luce a led. Molti non hanno mai guardato in un microscopio o in un telescopio.

E se la colpa è in parte della società, poco attenta, distratta, superficiale, una rilevante fetta di responsabilità la ha anche la cultura accademica: pomposa, saccente, autoreferenziale e piena di se'. Quando l'unico amore che ha è il potere invece della conoscenza, quando considera gli ignoranti dei deficienti, quando si trincera dietro il tecnicismo per la pigrizia di non spiegare non avendo interesse ad essere capita, la cultura perde la sua natura di universalità e la sua virtù. Se la gente non ascolta può essere che il problema sia l'oratore noioso.


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