domenica 27 maggio 2012

New Orleans

E' il destino di questa città, essere legata sempre ad una idea della morte. Alcuni anni fa l'uragano si è portato via più vite delle torri gemelle. Adesso, mentre ero là, un bullo con la pistola ha fermato l'esistenza di Marcello. Queste sono cose che capitano qua a New Orleans non a Monte Porzio Catone. Purtroppo questa città e il ricordo di lui rimarranno sempre legate.

Per un europeo New Orleans è la città del Jazz, quella dove i santi marceranno, dei battelli sul Mississipi, delle piantagioni di cotone e delle paludi. Per un tifoso di football è la casa dei Saints simbolo della rinascita della Louisiana. 

E' davvero tutte queste cose, ma anche tante altre.
E' una città dove vi è più crimine che a Baghdad, dove la ricostruzione non è mai finita, dove la crisi si fa sentire. Fuori dal quartiere francese non vi è praticamente nulla.

Certo andare lì ad ascoltare dal vivo una big band Jazz in un locale famoso non ha prezzo. E' una emozione. Questa banda sembrava uscita da un film, c'erano personaggi che potevano stare in Cotton Club o in Cadillac Records. Ed erano tutti bravissimi. Hanno creato una atmosfera fuori dal tempo. Ci hanno portato in una altra epoca. 

L'altra cosa veramente meravigliosa qua è stato il giro delle paludi. E' difficile descrivere le sensazioni, bisogna andarci. Molto di ciò che si pensa di una palude non è vero. Ci sono più zanzare a Roma! 
C'è gente che ci vive, in baracche cadenti o in battelli che ricordano la Regina d'Africa di Bogart. Luoghi dove l'unico accesso è via acqua. Lo spettacolo è sontuoso, il panorama mozzafiato. Si passa dai canali larghi e dritti a quelli stretti e tortuosi. La compagnia non manca, sopratutto uccelli. Ma ci sono ovviamente anche loro, gli alligatori. Non è difficile vederne uno, anche se si mimetizzano benissimo.
Ma più in generale la palude è l'ultimo avamposto del selvaggio. L'ultimo luogo dove l'uomo non ha costruito, non ha bonificato, non ha portato la sua "civiltà". La palude è quieta, tranquilla, una pace apparente ovviamente che nasconde un brulicare di vita, di attività, di prede e predatori. Ma non lo da' a vedere, ha una faccia benigna. 

Il battello sul Mississipi è un pò troppo turistico per apparire credibile, ma il Jazz e le paludi sono prodotti genuini. E unici!

Nessun commento:

Posta un commento