sabato 12 maggio 2012

politically scorrect

Il nostro è il paese del politically correct. Da noi i ciechi sono non vedenti, le persone che usiamo per fare le pulizie sono collaboratrici domestiche e i netturbini operatori ecologici.

Ma dove noi eccelliamo è nel non pestare mai i piedi a nessuno, nel non andare mai controcorrente. E' fondamentale non scontentare. Parte così un delicato gioco di equilibrismo in cui si dice tutto e il contrario e alla fine si fa nulla.

Il problema è proprio questo: andare contro l'opinione dei più è l'unico modo per avere un progresso. Essere impopolari può vuol dire indicare una direzione. E magari molte persone sono d'accordo e avrebbero bisogno solo di qualcuno che apre la via per venire alla luce.

Qualche giorno fa il Presidente Obama si è coraggiosamente speso in favore dei matrimoni gay. In America è stata vista come una conquista sociale paragonabile all'affrancamento dei neri. Qualche eco qui in Italia? Abbiamo aperto un dibattito? Figurarsi...

Da noi abbiamo provato a introdurre prima i PACS e poi i DICO, cercando di estendere le tutele del matrimonio a tutte le coppie, anche quelle gay. Una ipocrisia che non ha funzionato.

Altro esempio: continuano gli assalti alle sedi di Equitalia. Non mi pare di sentire dai nostri cari politici un coro di riprovazione. Anzi stiamo demonizzando il fisco.

A parte che il problema non sono gli esattori, ma tutte queste persone che oggi si trovano in difficoltà a pagare dove erano quando c'erano le vacche grasse invece della crisi? A nascondere i propri redditi verrebbe da dire.

Se da un lato è evidente che bisogna venire incontro alle esigenze di chi ha problemi, non ci si deve dimenticare che molto spesso le difficoltà alcune persone se le sono create. Ma siccome da noi la coscienza sporca va per la maggiore consideriamo vittime gli evasori e aguzzini gli esattori. Non è molto differente da considerare assassini i giudici e perseguitati i delinquenti.

Da noi non si dice mai quello che si pensa. La convenienza detta legge. Non solo. La memoria è anche cortissima, così alla fine ci si scorda di chi aveva ragione. E le persone assennate passano per tante Cassandre.

Ho esperienza anche nel mio lavoro. Si propone un grande progetto, chi lo sponsorizza? Se sono importanti è una idea geniale, un passo epocale, una grande occasione, anche se nella realtà è una idiozia vecchia e riciclata con poche speranze e off the records lo dicono tutti. Arriva poi il giorno che i nodi vengono al pettine. Qualcuno paga? Certo, i giovani che magari si sono spesi su quel progetto o quelli che non avranno le risorse adeguate perché le abbiamo bruciate per creare dei buen retiri per qualcuno.

I potenti cadono sempre in piedi.





3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. che fai mi copi???
    http://lorecianfa.blogspot.it/2011/10/la-correttezza-politica-i-grandissimi.html

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  3. Sì infatti ho pensato a te. Volevo dire anche io la mia. Dai più politically scorret di Obama non si può!!

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