martedì 15 maggio 2012

Roma-Milano-Roma

Oggi è stata una giornata un pò più faticosa, non perché sia andato a Milano e tornato in giornata, ma perché ho usato l'aereo. Ma non un qualunque aereo. Ho preso l'Alitalia, che parte da quel suk chiamato aeroporto che è Fiumicino.

Lo so, lo so, ogni tanto scrivo male di Fiumicino. Ma pare che questo luogo senta le mie critiche, perché cerca sempre di fare peggio.

Cosa può essere peggio in un volo Roma Milano, che dura 45 minuti, di partire 45 minuti dopo? Ora normalmente la ragione dei ritardi (5 dei 10 voli più ritardatari d'europa partono da qui, una ragione ci sarà....) sfugge al nostro controllo. La scusa che viene spesso spacciata per vera è il traffico. Oppure il ritardato arrivo dell'aeromobile. Una o l'altra e la coscienza è a posto.

Ma oggi no, oggi il comandante ci ha voluto rendere partecipi, visto che qualche passeggero stava perdendo le staffe. Il problema era in quel tubo che collega la stazione con il veicolo. Non si staccava più. Si era bloccato! Mi chiedo se vi fanno manutenzione ogni tanto, non ho mai sentito che un aereo non parta perché non si sgancia il tubo.

Ma al ritorno è stato ancora meglio. Prendo il taxi o il treno? Ma sì, parte tra poco vada per il treno. Arrivo alla stazione e voilà: espianto di fegato senza anestesia. 4 macchinette automatiche per i biglietti, una sola funzionante, con 10 persone davanti. E un solo sportello alla biglietteria. Con 20 persone davanti. 3 minuti per prendere il treno. Come è finita? In taxi, un treno ogni trenta minuti, alle 21 di sera...

Ma sono io che sono sfortunato? Nessuno vede nulla, nessuno nota che "vi ricordiamo che non è possibile usare i telefoni cellulari fino all'apertura delle porte" e 1 secondo secco dopo che è atterrato comincia il primo ad accenderlo e via giù effetto valanga?

Si vede che oramai siamo abituati a tutto e accettiamo tutto.

Io ancora resisto. Farò male?

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