giovedì 27 novembre 2014

La Cristoforetti e la mancanza di interesse scientifico



Come ogni autunno torno in laboratorio per fare le esercitazioni del terzo anno. E come sempre mi pare che ogni anno le cose vadano peggio. 

Gli errori, la superficialità, e perfino la mancanza di interesse che vedo oggi non hanno uguali. Sembra che stare in laboratorio sia un cartellino da timbrare, appena posso scappo, neanche un minuto in più del minimo sindacale.

Ma il laboratorio è fatto per gli studenti, perchè vedano in pratica quello che studiano. Anche se finiscono prima, perchè non rimangono a fare delle prove per conto loro?


Perchè non hanno curiosità. Molti non sono passati per la fase adolescenziale del telescopio, e nemmeno del microscopio. Non smontavano radio e non aprivano calcolatrici tascabili. (tra parentesi io non sempre le riuscivo a richiudere...una volta constatato che era rotta, la frullai per le scale e dissi che mi era caduta!), non avevano un piccolo gabinetto di chimica ne' una scatola di elettronica. Non si sono mai abbonati alle scienze o rivista equivalente. 


Non parlo di tutti certo, le eccezioni ci sono eccome per fortuna. Ma è abbastanza sconfortante questa latitanza di curiosità, questa scarsa voracità di sapere in chi frequenta un terzo anno di una facoltà scientifica. 

Se questo è il materiale umano su cui ci troviamo a lavorare noi, ci stupiamo forse dei commenti sessisti o idioti apparsi su internet a proposito della Cristoforetti? Nemmeno la stampa italiana si degna di dedicare uno spazio in prima pagina per la prima donna che da questo paese giunge in orbita. In un giorno veramente povero di notizie importanti. 

L'italiano quadratico medio è ignorante, presuntuoso e arrogante. Magari è anche contento del successo di qualche italiano all'estero e lo scambia per suo. Non si rende conto della fatica, della tenacia, della sofferenza che c'è dietro questi risultati. Ma sopratutto non sa quanta curiosità e quanta passione ci siano dietro. 

Per lui l'unica cosa importante sono le partite e i reality di cucina. 

Da 2000 anni sempre e solo Panem et circenses.





giovedì 13 novembre 2014

Ulisse e il TG4



Una volta chiesero a Yuri Gagarin a cosa fosse servito il suo viaggio nello spazio. Egli rispose che se l'uomo si fosse fatto questa domanda non sarebbe mai uscito da una caverna.

E' di ieri uno dei momenti forse più emozionanti che ricordo nell'esplorazione dello spazio. Un mezzo meccanico costruito dall'uomo è atterrato su una cometa. Una cosa incredibile e affascinante. Le comete sono come dei fossili dell'universo, e forse la vita si è diffusa su questo pianeta proprio grazie a loro.

C'è dunque una doppia frontiera da passare: la difficoltà tecnologica ad atterrare su di un corpo che si muove nello spazio ad una distanza dalla quale anche la luce impiega 30 minuti per giungere a noi e l'incredibile possibilità di scoprire qualcosa di veramente fondamentale sul nostro universo.

"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e canoscenza" fa dire Dante ad Ulisse nell'inferno. E quanto è vero oggi per il nostro mondo che necessita di grandi sfide, di nuove frontiere, di avventura. Che triste sarebbe pensare che l'unica cosa nuova che avremo sarà solo un diverso modello di iphone! 

Ma in mezzo a chi festeggia, a chi per la prima volta scopre come è fatta una cometa, a chi rimane affascinato dai prodigi dell'intelletto umano, c'è sempre chi invece si distingue per coglionaggine.

http://www.dailymotion.com/video/x29zzbh_scienza-questa-sconosciuta-il-tg4-e-rosetta_fun

Di fronte ad un servizio del genere, cosa si può dire? Forse che nemmeno i seguaci di Cirillo che distrussero la biblioteca di Alessandria e uccisero Ipazia erano così idioti come queste persone. 

Perchè oggi si lavora su strumenti sviluppati dalla scienza, ci si cura con ciò che la conoscenza ci ha messo a disposizione. Nessuno ha scoperto il positrone per inventare la PET (la tomografia ad emissione di positroni) per esempio, ma il fatto che ci sia stata quella scoperta ha aperto altre vie, che a loro volta hanno portato a nuovi filoni e così questo fiume della conoscenza si è allargato in un vasto delta che ha portato l'acqua del sapere anche nella nostra quotidianità.

Nel numero di questo mese di Asimmetrie, il periodico dell'INFN c'è una storia gustosa sul GPS. Quando fu sperimentato i fisici avvertirono l'esercito americano che gli orologi sui satelliti sarebbero stati più veloci di quelli sulla terra. Nessuno ne tenne conto e nulla ovviamente funzionò. Così capirono che la relatività non era la follia di un ex impiegato dell'ufficio brevetti.

Vorrei proprio che questi "giornalisti" del TG4 stasera tornando a casa la trovassero buia e fredda. Come sarebbero state le nostre caverne se l'umanità fosse stata sempre guidata dalla loro logica idiota. 

PS come sottolinea giustamente un mio collega che lavora all'ESA il fatto di avere Rosetta che orbita intorno ad una cometa e la segue sarà meno mediatico del lander che vi scende sopra, ma scientificamente è assai più fondamentale.